Nato nel 1973 a Sorengo, in Svizzera, Morreale si diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Al centro della sua ricerca pittorica troviamo una riflessione sulla percezione e sulla funzione espressiva del colore. Lo spazio dell'opera è il luogo dove dare forma all'interiorità stessa dell'artista, dove pensiero ed espressione si incontrano. I suoi primi lavori, datati intorno all'anno 2000, sono caratterizzati da un utilizzo di toni prevalentemente scuri e da una forte gestualità, mentre negli ultimi anni, dopo un intenso periodo di riflessione, si è concentrato su colori più vivaci. Il supporto pittorico diventa per l'artista un agglomerato di riflessioni, percezioni e pensieri in una sorta di vera e propria “scrittura pittorica”. Andrea Morreale vive e lavora tra la Svizzera e l'Italia.
I RIFLESSI PITTORICI LIQUIDI
L’artista svizzero, attraverso la collezione Riflessi Pittorici Liquidi intende racchiudere la percezione di tutti e cinque i sensi all’interno di un’unica opera d’arte. La vista, senso primario nella fruizione artistica; attraverso l’occhio l’osservatore percepisce la presenza della creazione. L’udito, poiché attraverso il suono, un semplice battito di mani, l’opera si anima, si accende, la luce agisce sul colore illuminandolo. Il gusto e l’olfatto sono stimolati dalla presenza di una bottiglia in cristallo di Boemia, di cui è possibile assaporare il contenuto (liquidi e bevande alle erbe, fruttati, aromatici, liquori e distillati…). Infine il tatto, che dà conferma alla vista della percezione iniziale. Ci troviamo davanti a una sperimentazione che scavalca il dipinto e la scultura tradizionali, per dirigersi verso un’idea di installazione, in cui il fruitore non si pone in atteggiamento passivo davanti all’opera, ma interagisce con essa, donandole un significato sempre nuovo, dipendente dalla percezione sensoriale, e conseguentemente emotiva, di ogni singolo spettatore. Una semplice cornice bianca circonda intense campiture di colore; se i toni decisi sono metafora dei paesaggi interiori, la cornice funge da finestra che si apre su un mondo intimo e profondo, che l’artista intende condividere con l’osservatore, stimolando riflessioni e sensazioni. A completare la creazione, pregiate bottiglie colme di liquidi e la luce, elemento essenziale della composizione. I led nascosti permettono di generare riflessi, sfumature, giochi cromatici grazie all’interazione col colore e con le sostanze contenute nel cristallo di Boemia. L’illuminazione diviene quindi co-formatrice e co-protagonista dell’opera: la materia della pittura e le sostanze fluide assumono vibrazioni diverse a seconda della quantità di luce, che genera riflessi cromatici di differente intensità.