Carlo Domenici nacque a Livorno nel 1897. Dimostrò fin da piccolo il suo talento artistico suscitando l’interesse del poeta Giosuè Borsi, il quale nel 1911 lo introdusse, a soli tredici anni, agli studi pittorici presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Domenici seguì i corsi di disegno, litografia e acquaforte prediligendo soprattutto la tecnica della pittura a olio. La corrente dei macchiaioli rappresenta, nei primi anni della produzione pittorica dell’artista, l’influenza stilistica preponderante. All’età di diciassette anni Domenici espose alla Società Amatori e Cultori di Roma e nel 1924, partecipò con una cinquantina di opere alla esposizione del Gruppo Labronico alla Galleria Pesaro di Milano. Nel 1926 l’artista presentò alcune sue opere alla Biennale di Venezia caratterizzate da soggetti che richiamavano il panorama bucolico livornese, della maremma e dell’Isola d’Elba. I dipinti di questa fase sono popolati da uomini e animali tipici della vita agreste, rappresentati con gioiosa luminosità e semplicità. Numerose sono le tavole firmate dal pittore con la coda del pennello, direttamente nel colore; Domenici si ispirò in particolar modo agli scenari dei luoghi che frequentò con assiduità durante l’intero corso della sua vita. Quando infatti, raggiunta la notorietà, si trasferì a Firenze nel 1940, l’artista continuò a tornare spesso nelle località da lui tanto amate. Nel 1946 fondò il Gruppo Artistico Elbani che porta il nome dell’isola a lui cara dove decise di trasferirsi nel 1970. In questa nuova dimora Domenici ritrasse con frequenza gli scenari del luogo con passione fino a quando, nel 1976 un ictus gli causò una paralisi al braccio destro che compromise irrimediabilmente la sua attività pittorica successiva. La perdita della moglie fu per il pittore un’ulteriore motivo di sconforto, che lo portò a condurre un’esistenza riservata durante gli ultimi anni della sua vita. Una soddisfazione fu però rappresentata dalla nomina di presidente del Gruppo Labronico di cui ricoprì la carica dal 1979 al 1981. Domenici morì all’Isola d’Elba nel 1981.
