Dario Brevi nasce vicino a Milano, a Limbiate nel 1955. Il suo interesse per l’arte inizia in età giovanile quando frequenta il liceo artistico di Brera diplomandosi nel 1973. Il suo percorso di studi è proseguito con l’iscrizione alla facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano. Il grande successo dell’artista ha inizio grazie ad una personale organizzata presso la galleria Diagramma di Luciano Inga-Pin. La sua fortuna artistica si consolidò anche grazie a successive mostre internazionali: la personale nel 1982 a Basilea ed altre esposizioni a Tokyo e Barcellona. Brevi si è successivamente inserito nel movimento Nuovo Futurismo, che si era generato a partire dagli anni ottanta, proprio all’interno della Galleria della sua prima personale, grazie alle teorie di Renato Barilli, critico bolognese. I concetti chiave del gruppo erano incentrati sull’idea di opere d’arte realizzate mediante il recupero di materiale industriale. Veniva teorizzata l’arte in grado di divertire grazie all’amalgama tra pitture e scultura capace di creare oggetti artistici lontani dalle forme d’arte tipiche dell’arte concettuale. Il materiale prediletto da Brevi è il MDF (medium-density fibreboard) impiegato in particolar modo nell’industria immobiliare che consiste in uno speciale agglomerato simile al legno massello realizzato mediante l’assemblaggio di finissime fibre lignee. Attraverso l’impiego di questa tecnica, Brevi realizza numerose sculture e bassorilievi di diverse dimensioni e colori: spesso vengono create opere da muro o creazioni particolari che ricordano steli e mani. Vengono ideate composizioni per l’arredamento domestico, per l’inserimento all’interno degli spazi cittadini ed altre ancora per realizzare progetti aziendali. Nel 1995 Brevi idea la nuova confezione in latta del whisky Ballantine’s, nel 2005 crea, per la nuova sede della Solvay di Grugliasco a Torino, un’opera che sarà posizionata all’ingresso e nel 2006 progetta un multiplo inserito nella confezione di un orologio Swatch della collezione di quell’anno. Ruolo importante svolgono anche i ritratti che rendono inconfondibile il suo stile sempre molto personale e spesso ispirato all’arte pop. Nel 1991 Brevi è selezionato per la mostra Anninovanta organizzata all’interno della Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Il lavoro dell’artista continua tutt’oggi grazie alla partecipazione a numerose personali e collettive sia in Italia che all’estero.