Melonisky da Villacidro nacque a Villacidro, in provincia di Cagliari nel 1943, da una povera famiglia contadina. Nonostante la sua aspirazione fosse quella di divenire medico, fin da piccolo fu introdotto nel lavoro dei campi. Per questo motivo la sua formazione artistica avvenne senza l’ausilio di nessun maestro. All’età di quindici anni conobbe un aristocratico signore che si prese cura di lui spronandolo a continuare gli studi indirizzati sia verso la pittura che verso la scultura. La sua passione per l’arte, lo portò non appena ebbe messo da parte i primi soldi necessari, a compiere dei viaggi nelle importanti capitali d’arte italiane tra le quali Venezia, Firenze e Roma. Durante questi spostamenti potè osservare i grandi capolavori classici del passato che lo colpirono profondamente e lo stimolarono ad impegnarsi ancora di più per poter rimanere nel mondo dell’arte. Il primo viaggio all’estero avvenne nel 1968, quando decise di recarsi a Parigi dove si dedicò con passione allo studio e al disegno di moltissimi quadri che vide all’interno dei musei. Durante questi anni Melonisky fu continuamente combattuto tra il desiderio di seguire la sua vocazione artistica e i costanti impegni lavorativi vivendo con entusiasmo i suoi viaggi ma provando un grande sconforto nel momento del ritorno. La svolta avvenne nel 1970 quando decise di licenziarsi e di compiere un altro viaggio a Parigi per poi stabilirsi in modo definitivo a Milano. Nel capoluogo lombardo ebbe la fortuna di incontrare Filippo Schettini, buon intenditore d’arte, il quale comprò le sue prime opere e lo introdusse, seppur senza grandi aspettative di successo, ad una mostra alla Galleria Arte Verso di Genova. L’esito fu al contrario sbalorditivo e Melonisky vendette tutte le opere presentate. Nel 1974 l’artista partecipò ad una mostra nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e ad un’altra presso la villa Alari Visconti a Cernusco sul Naviglio. Dagli anni Ottanta Melonisky si interessò maggiormente alla scultura e nel 1984 venne organizzata una mostra antologica al Castello Sforzesco di Milano. Pur partendo dallo studio e l’osservazione di diverse ispirazioni artistiche, il pittore genovese rielaborò sempre uno stile molto personale in grado di stupire e regalare al fruitore dell’opera una suggestione quasi surrealista. Soggetti ricorrenti sono città immaginarie, visioni oniriche popolate da figure mitiche, aquiloni e mongolfiere coloratissime. Il contributo artistico di Melonisky fu richiesto anche per la decorazione degli aeroporti di Parigi C. de Gaule e Milano Linate. Una successiva evoluzione nella ricerca stilistica del pittore, si ebbe a partire dagli anni Novanta, quando si dedicò a degli studi riguardanti la ceramica, la grafica e la produzione di alcune opere su carta realizzata a mano. Negli stessi anni, la Fabbri e la Mondadori richiederanno una sua collaborazione per illustrare alcuni libri per l’infanzia. Fu nel 1997 che partecipò ad una mostra presso il Palazzo Bandera di Arte Contemporanea di Busto Arsizio che ospitò ottanta opere comprendenti dipinti e sculture. Attualmente Melonisky risiede nel lodigiano continuando a dedicarsi con passione alla sua arte.
