Renato Natali nacque a Livorno il 10 maggio del 1883. La sua formazione artistica ebbe origine prevalentemente grazie ad un apprendimento autodidatta, anche se è comunque documentata la sua iscrizione alla scuola di Arti e Mestieri e la frequentazione per un breve periodo dello studio Micheli . L’anno a cui risalgono i primi dipinti di Natali è il 1898, mentre fu nel 1903 che il Ministero della Pubblica Istruzione premiò il suo talento con una medaglia d’argento. Due anni dopo Natali espose alla VI Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia; questa città ispirò molto la sua produzione artistica, all’intero della quale si ritrovano molti quadri dai soggetti tratti dalle vedute del Canal Grande. Natali frequentò assiduamente il famoso Caffè Bardi di Livorno, dove si incontrava con numerosi altri pittori con i quali discuteva di tematiche artistiche contemporanee; in questo periodo realizzò delle decorazione per la saletta del Caffè tra le quali si ricordano le opere :Palazzo a Venezia, Terrazza rustica e Scalinata Settecentesca. Nel 1913 compì un viaggio in Inghilterra a Brighton, prendendo parte ad una mostra internazionale di litografia e poco dopo si recò a Parigi ospite del commediografo Dario Nicodemi. Nella capitale francese Natali entrò in contatto con il panorama artistico del luogo dai quale fu notevolmente attratto ed influenzato. Ebbe modo anche di incontrare Dannunzio, Utrillo, Boldini e i livornesi Cappiello e Modigliani. L’arista tornò poi a Livorno nell’estate del 1914 portando con se l’influenza esercitata su di lui dall’ultimo viaggio che si manifestò tramite l’uso di colori più accesi ed un più diversificato uso delle tecniche pittoriche. Fu intorno agli anni Venti che Natali iniziò la sua collaborazione con la rivista “Il Mondo” per la quale realizzò una serie di disegni. Nello stesso periodo si unì ai fondatori del Gruppo Labronico fondandolo con Gastone Razzaguta, Giovanni Zannacchini e Gino Romiti. Espose poi in numerose mostre a Brera, alla Biennale di Venezia, a Roma per la 90° Esposizione di Amatori e Cultori di BB. AA.. A questa fase appartengono opere come : Chiacchiere, Quiete, Borgata e Baraonda. Natali presentò la sua prima personale a Livorno nel 1923, esponendo sia dipinti che opere grafiche alla quale seguirono quelle di Roma,Genova e Milano. Durante il secondo conflitto mondiale l’artista continuò a risiedere nella città natale e i bombardamenti a cui assistette ispirarono molte delle tele di quel periodo (La preghiera dei rimasti).Natali morì a Livorno il 7 marzo del 1979.
