William Hogarth nacque il 15 novembre 1697 a Londra dove visse per tutta la vita. Figlio di un modesto scrittore, svolse il suo apprendistato presso la bottega dell’argentiere Gamble. Dal 1720 Hogarth risulta attivo come incisore autonomo, illustrando libri e pubblicando stampe di attualità, anche satiriche, connesse a tematiche contemporanee. I suoi primi modelli furono opere di J. Callot e i pittori olandesi come Steen e J. Metsu; l’interesse dell’artista risulta comunque molto eterogeneo e indipendente, egli infatti, si rifiutò di imparare a disegnare secondo i metodi comuni che consistevano nel copiare i vecchi maestri o modelli viventi atteggiati in pose artificiose. La sua originalità consisteva nel saper trasformare e adattare ciò che prendeva a modello dagli altri sapendolo rielaborare secondo il suo stile personale. Dal 1725 Hogarth iniziò a frequentare l’accademia di pittura J. Thornhill, cominciando a intraprendere così anche l’attività di pittore ritrattista sia di singoli che di gruppi. Le opere più importanti risalenti a questa fase sono: La famiglia Rogers, La famiglia Fontaine e Trattenimento musicale. Nonostante questa fase iniziale, che gli portò un certo successo come ritrattista, l’artista si dimostrò insoddisfatto e preferì così dedicarsi alla rappresentazione di tematiche legate maggiormente alla quotidianità del suo tempo. In questo contesto si inserisce nel 1731 il primo dei suoi cicli di Morale moderna con l’intento di rappresentare in satira i vizi borghesi. I quadri che maggiormente interpretano questa tendenza sono: L’attribuzione di paternità, La chiesa dei dormienti e il suo successo più grande: la carriera della prostituta. L’ascesa del pittore continuò negli anni seguenti con La carriera del libertino (1733-35), Il mariage à la mode (1743-45), La campagna elettorale (1754) e le stampe di Lavoro e neghittosità (1747). La carriera artistica di Hogarth proseguì con tre serie più dichiaratamente didattiche e popolari quali: L’apprendista pigro e L’apprendista attivo (1747), I quattro stadi della crudeltà,La via del gin e Il via della birra (1751). Nel 1734 Thornhill (di cui Hogarth aveva sposato la figlia nel 1729) muore lasciando in eredità all’artista, la sua accademia la cui gestione ,democratica e organizzata venne favorita dal forte spirito imprenditoriale di Hogarth. Egli, non volendo dipendere da committenti o protettori aristocratici, si rivolgeva direttamente al pubblico con inserzioni pubblicitarie o esibendo le sue opere in aste e lotterie. Un periodo successivo fu dedicato dal pittore a tele dal soggetto storico come ad esempio La piscina di Bethesda e Il buon samaritano (1736).Nel 1757, ormai negli ultimi anni della sua vita, l’artista londinese ottenne il titolo di “Pittore del Re” e “Sovraintendente delle Opere di Sua Maestà”, volgendosi verso posizioni più conservatrici riferiti al gusto intellettuale proprio della borghesia londinese. Hogarth, anche se venne criticato in Inghilterra durante la sua vita e poi dalla generazione successiva, ottenne grandi riconoscimenti all’estero. Morì nella sua casa di Leicaster Fields, nell'ottobre del 1764.