Malesci e Comparini

Dopo Fattori: Malesci e Comparini postmacchiaioli

Galleria Arte

Malesci e Comparini

Dopo Fattori: Malesci e Comparini postmacchiaioli

Dopo Fattori: Malesci e Comparini postmacchiaioli

Inaugurazione 4 novembre 2009, ore 18.00

In mostra fino al 15 novembre 2009

Presso la Galleria Bolzani - C.so Matteotti 20, Milano

A cura di Roberto Ungaro

 

In occasione delle celebrazioni per il Giorno dell'Unità Nazionale, la Giornata delle Forze Armate e il 91° Anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, la Galleria Bolzani di Milano torna a rendere omaggio alla pittura d'ispirazione macchiaiola con la mostra, curata da Roberto Ungaro, "Dopo Fattori: Malesci e Comparini post macchiaioli" con 65 opere dei due pittori toscani fortemente legati all'ambiente culturale milanese. L'opera di Giovanni Malesci, allievo prediletto di Giovanni Fattori nonchè uno dei più importanti artisti della Grande Guerra, ruota essenzialmente attorno a tre soggetti: gli animali, come nel famoso quadro del "Bue sdraiato", protagonisti immancabili nella pittura toscana tra Ottocento e Novecento; i paesaggi, particolarmente amati da Malesci e che meglio evidenziano le linee lungo le quali maturò il suo stile come nel dipinto "Antignano"; i ritratti, che per Malesci, sulla scia di Fattori, dovevano essere un documento di verità. In mostra verrano esposte oltre 35 opere fra quadri ad olio, disegni, bozzetti, litografie e acqueforti nei quali emerge chiaro il gioco di luce e rapporti cromatici attraverso cui Malesci traduce in una serena compostezza pittorica i "sentimenti quotidiani", anche quando essi derivano dalla folle tragicità della guerra. La prima mostra di Giovanni Malesci si tenne ne l1904 presso la Società delle Belle Arti di Firenze ottenendo un discreto successo. Ma la crescita artistica di Malesci ebbe una svolta decisiva con gli anni della Prima guerra mondiale che lo segnarono profondamente, nonostante venne arruolato come Soldato semplice automobilista e visse la guerra in seconda linea, accanto al generale d'artiglieria Enrico Caviglia, appassionato di arte, che gli diede il permesso di dipingere mentre era in servizio. Nacquero così tra il 1917 e il 1918 alcune delle sue opere più belle, quadri e disegni in genere di piccole dimensioni nelle quali furono realizzati. Lavori privi di retorica, di esaltazione patriottica, ma semplice richiami alal vita. Accanto alle opere di Giovanni Malesci, quasi a testimoniare la conclusione di una sorta di parabola ideale, circa 30 quadri di Giuseppe Comparini (1894 - 1980), che proprio come Malesci prese a riferimento il livornese Giovanni Fattori. Amante del cinema neo-realista e lontano dai grandi movimenti d'avanguardia, Giuseppe Comparini riprende il filone documentaristco delal pittura macchiaiola immortalando la realtà del proprio tempo nelal sua dimensione più umile ma anche più reale: paesaggi di campagna, sopratutto toscana, storie di contadini e pescatori, ovvero i "rifiutati" dallo sviluppo veloce della società, mmenti di vita agreste come la raccolta delle olive. Nelle sue opere trovano così spazio ambientazioni e soggetti che il progresso e la nuova società della velocità non erano ancora riusciti ad anghiottire e a trasformare irrimediabilmente. L'espressività pittoriche di Comparini è il risultato di un intenso e costante lavoro en plei air, importantissimo per il senso di assoluta immediatezza che offre la natura, cui Comparini aggiungeva un lavoro preparatorio molto accurato nella ricerca dei soggetti e nello studio del rapporto tra luci e ombre, sempre privilegiando tele e tavole di dimensioni ridotte.

Pisacane Arte 19-06-2014

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