Salvador Dalì - Cena di Gala
Inaugurazione 7 novembre 2012, ore 18:30
In mostra fino al 20 novembre 2012
Un'esposizione che in realtà vuole essere un invito a gustare i capolavori di Salvador Dalì (1904-1989).
Piatto forte?
Le opere tratte da Les Diners de Gala, "libro di cucina" scritto da Dalì nel 1971, nel quale l'artista si diverte a riproporre le ricette dell'amata moglie Gala attraverso il suo innovativo linguaggio artistico, che egli stesso definì cosi:
"Io converto semplicemente i miei pensieri e cerco di concretizzare le mie visioni più vivaci e più fugaci, tutto ciò che è misterioso, incomprensibile, personale, singolare e che mi passa per la testa".
Parole che ci riportano dritti al surrealismo, del quale Dalì fu il più famoso, ma anche contestato esponente, e alla sua volontà di operare sulla base di meccanismi associativi e attraverso l'esplorazione psicoanalitica dell'incoscio e del sogno.
Principale ingrediente della cena?
La grande commestibilità e varietà. Insaporiamo il tutto con la fiammeggiante serie litografica Les chevaux de Dalì: i cavalli, grande passione dell'artista, avvolgeranno l'esposizione con colori grotteschi, drammatici, ironici e allucinati. Nel menù non mancherà poi il misticismo de Il torero allucinogeno, la femminilità frazionata in cassetti, la dimensione tattile e sessuale di uno dei suoi celebri orologi molli, concepiti proprio "a tavola pensando ai problemi che mi poneva il supermolle di questo formaggio".
Dulcis in fundo...
Nel corso della sua vita l'artista illustrò anche alcuni testi letterari famosi, come Gli amori di Cassandra del poeta francese Pierre de Ronsard, Romeo e Giulietta di William Shakespeare e la Divina Commedia di Dante Alighieri. Durante il percorso espositivo si potranno quindi assaporare la duttilità e la raffinetazza con le quali Dalì si approcciò a questi classici. Più di cento opere grafiche del genio catalano in mostra fino al 20 novembre: vi è venuta l'acquolina in bocca? D'altronde, come scrisse lo stesso Dalì:
"La bellezza sarà sempre commestibile o non sarà bellezza"