Obey: Station to Station
Esposizione personale delle opere di Shepard Fairey
Dal 29 novembre al 13 dicembre 2023
Vernissage mercoledì 29 novembre, dalle ore 18.30
Viale Monza 55, Milano
Ingresso libero
La galleria Pisacane Arte presenta la mostra Obey: Station to Station esposizione personale delle opere di Shepard Fairey, in arte Obey, con serata d’inaugurazione mercoledì 29 novembre, dalle ore 18.30 in viale Monza 55 a Milano: saranno esposte circa venticinque opere multiple dello street artist statunitense. Shepard Fairey è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti esponenti della scena urban. Le sue immagini sono potenti messaggi che raccontano la contemporaneità, dagli aspetti culturali più pop a quelli più critici. Lo stile è subito riconoscibile: le forme sono tracciate da linee di contorno nette con colori primari accesi che creano contrasto. La resa finale, che sia di uno dei suoi manifesti oppure di un murales, è semplice e diretta, come ciò che vuole comunicare.
La mostra svilupperà diversi temi cari all’artista in un viaggio da “stazione a stazione”; conosciamo quindi quali sono le fermate di questo percorso alla scoperta della produzione artistica di Shepard Fairey.
Partenza: Station to Station
La collezione Station to Station è composta da quattro serigrafie in edizione limitata dedicate al viaggio. Ogni soggetto è concepito come un collage di diversi biglietti da ogni parte del mondo (da New York a Milano; da Londra a Stoccolma). La serie dimostra l’interesse dell’artista a coinvolgere il pubblico a livello globale.
Prima Fermata: I Ritratti
Ispirato senza dubbio dal movimento pop, Shepard Fairey realizza negli anni diversi ritratti di figure rilevanti della società, come cantanti, attori e politici. Per esempio, è celebre la sua ormai iconica campagna “Hope” a favore di Barack Obama per le presidenziali del 2008. Esposti in galleria, troviamo, tra gli altri, i ritratti dell’icona di stile e cantante dei Blondie (Debbie Harry Zebra Skin), del pugile Muhammad Alì (Ali Canvas Print) e del bassista dei Clash Paul Simonon (The Guns of Brixton).
Seconda Fermata: La Musica
Da sempre appassionato di musica rock e punk, Shepard Fairey collabora negli anni con diversi gruppi e musicisti, realizzando anche graficamente cover di dischi. Il riferimento ai lavori di Andy Warhol, per esempio il progetto con i Velvet Underground, è dichiarato dallo stesso street artist, che ha ammirato fin da giovane l’attività intersettoriale di Warhol. In mostra troverete una speciale selezione dedicata proprio agli album cover: ogni soggetto è realizzato a serigrafia e collage su carta in un’edizione di soli 8 esemplari. Citiamo, tra gli altri, Lotus Woman AC HPM e Death or Glory AC HPM.
Terza Fermata: Strade di città
L’interesse di Shepard Fairey per il contesto urbano è evidente fin dal successo della sua prima campagna di Sticker Art dal titolo “Andrè the Giant has a posse”, caratterizzata dalla diffusione massiva di stencil e adesivi con il ritratto stilizzato del noto wrestler, in una interessante operazione di guerrilla marketing. Questo volto è presto diventato il simbolo stesso della sua produzione artistica e del suo brand, nonché logo del sua marchio di abbigliamento (Obey Clothing). La strada rimane per Obey il mezzo per raggiungere più persone possibili e comunicare le sue idee con più libertà, in quanto non corrotto dai meccanismi manipolatori che a volte caratterizzano la comunicazione contemporanea. Shepard Fairey rende omaggio alla strada con alcuni soggetti nei quali presenta angoli di città, come Berlino o San Francisco, con notevoli giochi chiaroscurali e l’immancabile volto di Andrè the Giant. Citiamo, per esempio, le serigrafie Berlin Tower e Sunset&Vine Billboard.
Quarta Fermata: Temi sociali
Shepard Fairey, fin dall’inizio della sua carriera, ha scelto di farsi portavoce di messaggi sociali importanti come l’ecologismo (serigrafia Oil Lotus Woman), la lotta per i diritti e l’uguaglianza (serigrafia Love Unites), la pace (serigrafia Imperial Glory). La critica alle dinamiche di governo e al capitalismo spregiudicato hanno sicuramente caratterizzato molti suoi soggetti. Sostiene con forza il potere dell’arte, e dell’immagine, come mezzo comunicativo comprensibile e diretto. Emblematica è la serigrafia Power dove la bomboletta diventa un’arma per combattere guerre e ingiustizie.
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Orari
martedì-sabato: 11.00/19.00 Ingresso libero