Il 23 Aprile 2021, la Vespa ha spento ben 75 candeline. 75 years young è il motto della ricorrenza, che sottolinea come questi siano 75 anni di gioventù. Per tutto l'anno inoltre, è stata resa disponibile un'edizione limitata chiamata appunto Vespa 75th che celebra la sua energia creativa.
L'iconico modello è stato brevettato nel 1946 a Pontedera in provincia di Pisa, commissionato da Enrico Piaggio all'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio, che paradossalmente odiava le motociclette e progettava elicotteri.
Siamo nell'immediato dopoguerra, quando l'industria italiana stava soffrendo di una grave crisi, non solo economica ma anche sociale, e il paese, fortunatamente non privo di idee e creatività, aveva bisogno di un riscatto e di un simbolo di speranza e rinascita che gli consentisse di crearsi un posto e una reputazione a livello globale. Ecco che nasce la Vespa, portavoce di quell'innovazione di cui l'Italia aveva bisogno. Essa si basa infatti sui principi di economicità, semplicità, praticità, e sicurezza. Il progettista ha voluto ideare un mezzo concepito per tutti coloro che non erano mai saliti su una moto ma destinato all'uso quotidiano e soprattutto accessibile a tutti. Il suo nome deriva dalla casuale somiglianza con l'insetto, si dice che Enrico Piaggio alla prima vista del prototipo abbia davvero esclamato: “Sembra una vespa!”.
Il primo modello si chiamava “Vespa 98” e ad oggi, dopo 75 anni, siamo arrivati a ben 19 milioni di esemplari prodotti da questo marchio inconfondibile in tutto il mondo che non ha bisogno neanche di essere inciso sul prodotto per essere riconosciuto, tant'è che, pur essendo un prodotto Piaggio, viene trattato come un'etichetta indipendente.
Da quando la Vespa è nata, l'immagine dell'Italia e la vita degli italiani è stata radicalmente cambiata. Questo scooter rappresenta da sempre la libertà e l'emancipazione, diventa anche un modello rivoluzionario, per la prima volta era destinata non solo agli uomini ma anche alle donne che piano piano iniziavano a rivendicare il loro potere.
La Vespa conquista tutti: è bella, aerodinamica, accattivante, colorata, unica. Un fenomeno sociale e un mito che è passata dalla strada direttamente al cinema, alla musica e all'arte nel corso degli anni. Addirittura, diventa un verbo, fin dalle prime pubblicità degli anni 50 si sente dire “Vespizzatevi”, un invito alla modernità e all'energia di un nuovo stile di vita.
Il suo successo l'ha portata ad una popolarità di livello internazionale nella rappresentazione del design italiano. Nel 1953 raggiunge Hollywood con il film “Vacanze Romane” di William Wyler, nel quale troviamo la famosa scena con Audrey Hepburn e Gregory Peck che solcano le vie di Roma in sella ad una Vespa. O ancora, ne “La Dolce Vita” di Federico Fellini del 1960, affermandosi così come il simbolo del modo di vivere degli italiani. Anche la Pixar, proprio in quello che sembra l'anno dell'Italia, tra la vincita agli Europei e quella agli Eurovision, ha prodotto un film intitolato “Luca” dove si celebrano tutte le bellezze tipiche italiane: il mare, il cibo ma soprattutto, vediamo il protagonista in sella alla sua vespa blu per le vie liguri con i suoi amici inseguendo mille avventure.
In sintesi, dove c'è l'Italia, c'è la Vespa.
Per di più, tutti sanno “quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi”, la popolarità della Vespa è cresciuta anche attraverso la musica. Cesare Cremonini con i Lunapop ha contribuito alla sua celebrazione con la canzone “50 Special”, che fa tutt'ora cantare chiunque.
Nel corso della sua vita, il marchio Vespa ha fatto parte di collaborazioni ed edizioni limitate sempre all'insegna della creatività, dall'edizione con Dior a quella con Sean Wotherspoon. Fa parte inoltre di collezioni di musei italiani di design e di arte moderna come il Triennale Design Museum di Milano ed è anche esposta al MoMA di New York. Il museo Piaggio di Pontedera ospita la sua unica collezione di veicoli storici, con celebri modelli e capolavori, tutti accompagnati da curiosità e dettagli.
La sua unicità l'ha resa arte. L'arte del puro Made in Italy che riflette l'alta qualità e la specializzazione di prodotti eleganti realizzati da aziende italiane. Numerosi sono infatti i riferimenti all'interno di opere di artisti contemporanei.
Primo tra tutti Marco Lodola, artista fondatore del movimento Nuovo Futurismo, che con le sue opere luminose e colorate celebra da sempre quest'icona pop degli anni 50. La vespa infatti rappresenta uno dei suoi soggetti preferiti: ad esempio nella scultura chiamata proprio Vespa, una scatola luminosa alta 1,10 m, troviamo una coppia di innamorati che, ferma, guarda e saluta lo spettatore trasmettendo quella spensieratezza e felicità che caratterizza il veicolo su cui siedono. O ancora, in un'altra opera, Lodola rappresenta una Pin-up su una Vespa multicolore inserita in una tela fucsia. Secondo l'artista, la Vespa può essere paragonata alla sensualità e femminilità di queste belle ragazze degli anni 30. Inoltre, in occasione del settantacinquesimo anniversario di quest'anno, una sua opera che reinterpreta le vecchie campagne pubblicitarie, è stata esposta al museo Piaggio di Pontedera. In questo caso, Lodola ha voluto arricchire la Vespa con una nuvola di palloncini colorati che sembra alzarla in volo, proprio per sottolineare che “sa volare nell'immaginario collettivo di tutti noi”, ha dichiarato egli in seguito.
Un altro artista che ha voluto omaggiare la storia della Vespa, è Alessandro D'Aquila. Nel 2017, in Macchine soffici (Vacanze romane), egli rappresenta la famosa corsa in Vespa di Gregory Peck e Audrey Hepburn, in Vacanze Romane, di William Wyler. L'artista inserisce nell'opera i tratti distintivi della sua arte, come l'immancabile alfabeto Braille, le forme essenziali e semplici e i colori tenui pastello.
Non è la sola volta che il riferimento al film Vacanze Romane compare nelle opere in galleria, anche Lillo Ciaola, un artista siciliano, ha voluto celebrare con il suo stile la Vespa. Egli è solito portare le statue delle divinità greche in situazioni contemporanee di vita quotidiana. Le statue di marmo bianche diventano nostri simili, vivono la nostra modernità ed entrano a fare parte della società. In questo caso, nell'opera Vacanze Romane, una grafica Fine Art, troviamo due statue a cavallo di una Vespa arancione, vista dal lato destro, intente a guardare la strada durante la corsa. I colori dello sfondo rendono l'opera ancora più romantica e sembrano riportarci indietro nel tempo, facendoci sognare su quanto fosse dolce la vita al tramonto in sella ad una Vespa sfrecciando per le vie italiane.
Insomma, che sia su tela o su carta, riprodotta come scultura o il veicolo a motore originale, è impossibile non riconoscerla quando è presente. La Vespa resterà per sempre il simbolo di un paese che, anche nelle difficoltà, ha ogni volta trovato quella speranza e libertà necessarie per riscattarsi.