La suite comprende 10 incisioni a colori ed è stata realizzata da Salvador Dalì nel 1972. Come evidente dal titolo, la collezione è dedicata al Decamerone di Giovanni Boccaccio composto nel XIV secolo.
La storia racconta di sette ragazze e tre ragazzi che fuggono da Firenze, città devastata dalla peste, per rifugiarsi in campagna. Per allietarsi durante il soggiorno, decidono di raccontarsi a turno una novella il cui tema verrà deciso di giorno in giorno dal re o dalla regina, eletti per dirigere i racconti.
Salvador Dalì interpreta il soggetto con il suo tipico stile surrealista, reso con tratti veloci e raffinati. Ogni esemplare è numerato in edizione limitata e firmato a mano.
L'edizione completa è composta da:
- edizione francese – 124 su carta Arches, 15 EA, 7 per collaboratori
- edizione inglese – 125 su carta Chiffon de la Dore, XXV su carta Chiffon de la Dore
- edizione italiana – 124 su carta Auvergene, XXV su carta Auvergene
- edizione svedese – 125 su carta Rives, XXV su su carta Rives
Salvador Dalì, Blanchefleur, incisione a colori tratta da Le Decameron, 45x31 cm, 1972
Incisione a colori di Salvador Dalì, realizzata nel 1972 e tratta dalla collezione Decameron, ispirata al testo di Giovanni Boccaccio. Nello specifico, il soggetto riprende la decima novella raccontata nel Decamerone durante l'ottava giornata, quella dedicata alle storie di beffa. Biancofiore era una donna di Palermo che truffava i giovani mercanti forestieri, ingannandoli con la sua bellezza. Dalì la descrive in tutta la sua sensualità con tratti veloci e raffinati. Opera firmata a mano in basso a destra e numerata in basso a sinistra 101/125.
Salvador Dalì, L'Enfer des Beautes Cruelles, incisione a colori tratta da Le Decameron, 45x31 cm, 1972
Incisione a colori di Salvador Dalì, realizzata nel 1972 e tratta dalla collezione Decameron, ispirata al testo di Giovanni Boccaccio. Nello specifico, il soggetto riprende l'ottava novella raccontata nel Decamerone durante la quinta giornata, quella dedicata all'amore con lieto fine. Per conquistare la sua amata, Nastagio degli Onesti le mostra una scena sovrannaturale a cui aveva per caso assistito: un cavaliere, che si era ucciso per amore, è condannato a dare la caccia con i suoi cani alla crudele moglie, condannata a sua volta ad essere trafitta dalla spada del marito, in un infinito contrappasso dantesco. La donna accetterà di sposare Nastagio in nome dell'amore corrisposto e compassionevole. In questo suo lavoro, Dalì ritrae proprio il momento in cui il cavaliere trafigge la moglie: qui le linee sono movimentate e piene di pathos. Opera firmata a mano in basso a destra e numerata in basso a sinistra 101/125.
