LE DONNE E L'ARTE
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie che mostrano, contengono e nutrono il mondo. (William Shakespeare)
Le donne, grandi protagoniste della letteratura, del cinema e della musica, hanno un ruolo di primo piano anche nel mondo dell'arte, sia come muse ispiratrici che come creatrici. Ciò che più di ogni altra cosa rende iconica una donna nell'arte, è senza dubbio la sua bellezza, la sua sensualità; non a caso dive come Marilyn o immagini come quella della Venere di Botticelli, devono la loro fama ed il loro successo a quell'aurea di femminilità che le contraddistingue. Le donne, con il loro essere madri, figlie, mogli, amanti, amiche sono il motore del mondo, e come diceva Rita Levi Montalcini -grande esempio di donna del XX secolo-
Il mondo sarebbe pessimo senza le donne: la donna è poesia. La donna è amore. La donna è vita.
Del resto, tutti i grandi artisti hanno dipinto in onore di una donna, ispirati dalla sua bellezza o mossi dall'amore per essa. Uno degli esempi più celebri che caratterizzano l'arte del Novecento è senza dubbio Gala, musa di Salvador Dalì, protagonista di un amore appassionato e totale che ha influito sull'arte e sulla psiche dell'artista spagnolo.
Amo Gala più di mia madre, più di mio padre, più di Picasso e perfino più del denaro. Lei mi guarì grazie alla potenza indomabile del suo amore. (Salvador Dalì)
Marilyn Monroe, inarrivabile stella del cinema degli anni Cinquanta, ha ispirato correnti artistiche e pittori (come non ricordare la celebre serie Marilyn di Andy Wharol), e oggi continua a catturare l'attenzione di artisti contemporanei come Julian T, presente nella nostra galleria.
Ho sognato la bellezza per lo più a occhi aperti. Ho sognato di diventare tanto bella da far voltare le persone che mi vedevano passare (Marilyn Monroe)
Ma le donne, in particolar modo oggi, non sono solo muse ma anche, e soprattutto, artiste. E producono arte davvero per tutti i gusti!
C'è Anna Antola, classe 1930, che porta l'eleganza, la grazia e le atmosfere sognanti degli anni '50 e '60 nelle sue opere in cui si celebra l'universo femminile.
C'è poi la fotografa di origine ebraica Norma Picciotto, che inizia la sua carriera come giornalista pubblicista e finisce, con gli anni 2000, ad accostarsi alla fotografia artistica con straordinario successo. Unisce tecniche grafiche differenti ed innovative, a soggetti tratti dal mondo della natura ma soprattutto corredati dal simbolismo ebraico che fa capo a testi sacri come Il Cantico dei Cantici, di Re Salomone o Qohelet. Il sole sorge, il sole tramonta e si affanna a tornare là dove rinasce (Qohelet 1-5)
Artiste senza dubbio più vicine al gusto contemporaneo sono poi Simona Della Bella ed Eleonora De Giuseppe, in arte La Pupazza. Alla prima fa capo il progetto Ingranart, capolavori di oreficeria e quadri ricavati grazie al riutilizzo degli ingranaggi di vecchi orologi; ciò che l'artista vuole comunicare, è un'inedita visione dello scorrere del tempo; non lineare o consequenziale, ma in grado di unire il passato al futuro in una dimensione spazio-temporale differente dalla nostra. Una perfetta sintesi dell'arte concettuale e del riutilizzo che è tipicamente contemporanea.
Non poteva mancare all'appello dunque La Pupazza, giovane artista salentina che oggi vive e lavora a Milano, e che con le sue bombolette spray e con il suo stile vicino alla corrente della street art, colora pareti, tavole e oggetti di design. I colori vivaci, l'impronta fresca e giovane, la capacità di coniugare la metropoli (milanese) e i prodotti alimentari tipici (dalle olive al vino) della sua amata terra d'origine, rendono la sua arte assolutamente inconfondibile. La sua è una celebrazione del mondo al contrario, di tutto ciò che -se visto con un punto di vista inedito- diventa più divertente. Lei parla così delle sue opere:
Quando dipingo sono letteralmente immersa e sento di entrare a far parte quasi fisicamente di quei posti magici. Le brocche umane, i macinini che trasformano le rose in fragole e le piramidi in grattacieli, il sugo che diventa vino, il piatto di pasta asciutta che capovolto diventa una donna che si chiama Asciutta pasta. Spesso nei paradossi ho trovato la verità. E poi il mondo visto al contrario è più bello.
Donne che creano, donne che ispirano. Un universo in continua evoluzione che sta sempre più conquistando (non senza fatica) il suo posto nel mondo. La strada forse è ancora lunga, ma sono già tantissime le vette che abbiamo raggiunto, e l'arte ne è solo un -fantastico!-esempio. Auguri donne!
Tutte le opere sono disponibili cliccando qui