Lungo viale Monza, adiacente a via Padova e a nord di Piazzale Loreto, troviamo il quartiere – recentemente riqualificator - di nome NoLo. Storicamente questa zona, a causa delle grandi ondate migratorie di persone in cerca di lavoro a Milano sia italiane che straniere, è stata sempre densamente popolata; ed è proprio per far fronte alla crescente domanda che le aree edilizie e residenziali sono aumentate lungo la direttrice a nord di Loreto. Basti pensare che Milano ai tempi era in crescente espansione e i suoi confini si sono quindi allargati. Infatti, nel secondo dopoguerra, l’attuale NoLo era una parte periferica appena fuori dalla tangenziale esterna di Milano che accolse numerosi lavoratori provenienti da tutta Italia e molte comunità multietniche.
E’ nel 2012 che viene inventato il nome NoLo (letteralmente Nord di Loreto) dagli architetti Francesco Cavalli, Luisa Milani e Walter Molteni; il toponimo viene approvato poi ben 7 anni dopodal PGT (Piano di governo del territorio per Milano 2030) del Comune di Milano, che ha ufficialmente riconosciuto il distretto di NoLo: nel 2019 entra quindi a far parte ufficialmente degli 88 Nuclei d'identità locale della città.E’ doveroso citare la correlazione che c’è tra il South of Houston Street, che è una formula utilizzata a New York per il quartiere di SoHo, e la nostra NoLo; questo ci dice molto sulla sua vocazione internazionale e multietnica.
Ad oggi a Milano se citi NoLo ti parleranno immediatamente di concetti di rigenerazione urbana, street art e tanta creatività. NoLo è un esempio di quartiere nato dal “basso”, per rivalutare una zona che fino a qualche anno prima era considerata periferia di Milano e spesso un luogo di degrado. Il boom demografico ha fatto sì che esplodesse la domanda per la creazione di aree residenziali in questo distretto, dove per esempio tanti giovani - come architetti, designer, artisti e creativi - hanno trovato casa, ancor prima che la zona a nord di Loreto diventasse “NoLo”.
Per esempio Aluà, lo street artist dei famosi “omini rosa”, ha scelto da tempo NoLo come “quartier generale” della sua attività creativa. I suoi interventi, che siano su un muro o su tela, raccontano temi quotidiani con ironia e leggerezza. E’ un’area affascinante (pullula di giovani, ricca di locali, negozi, tanta street art e murales) che ha subito un lungo processo di riqualificazione e restauro: qui le persone sentono un forte senso di appartenenza, tanto che NoLo ha una propria radio dedicata all'informazione locale, dal nome RadioNolo, e anche un proprio quotidiano, (GiorNolo) oltre ad un proprio simbolo: la Balena. La grande balena bianca è comparsa qualche anno fa su un muro sotto la ferrovia che taglia trasversalmente il quartiere ed è stata “adottata” dai suoi abitanti che ne hanno fatto un’immagine simbolo.
L’illustratrice Giulia Baccara rende omaggio proprio alla famosa balena nell’opera “NoLo Soul”, realizzata ad acquarello e inchiostro su carta, dalla quale ha tratto poi una serie di stampe. Qui l’artista riporta i simboli del quartiere: il famosissimo tram 1 – che porta in piazza Morbegno, uno dei punti di ritrovo preferiti - la metro rossa, il grande mercato comunale di Viale Monza - con la sua struttura in cemento armato a tre navate progettata
NoLo come accennato prima è anche arte, design e cultura, tanto che qui sono nate: BieNoLo, biennale d’arte contemporanea che si presenta come una rassegna temporanea e metropolitana; SanNoLo, vero e proprio festival e concorso musicale; NoLo Fringe Festival, un interessante programma di teatro diffuso con spettacolo in diverse location.
Pisacane Arte si inserisce in questo clima pieno di energia creativa con la propria attività fatta di mostre, esposizioni ed incontri artistici per favorire il contatto tra artisti, appassionati e collezionisti. La galleria d’arte contemporanea si trova in viale Monza 55 a Milano ed è aperta ad ingresso libero dal Martedì al sabato.